venerdì 25 novembre 2011

racconti erotici parte II


Ricordo ancora quel suo sorriso e gli occhi pieni di felicità nell'indossare quel suo vestitino...
Non aveva mai osato comprare nulla del genere perché credeva che la sua fisicità non glielo potesse permettere...”dove vado vestita così sembrerei una polpetta” mi diceva sempre ma l'ho sempre consolata perché in realtà la sua forma fisica assolutamente non longilinea era compensata da una buona distribuzione di curve...fianchi sedere e quel seno enorme che sempre guardavo con cupidigia e passione nel vederlo sempre più scoperto e generoso verso gli sguardi altrui...Era lì davanti allo specchio mentre con quelle sue mani da donna fancazzista come dicevo io , unghia lunghissime e smaltate e braccialettini tintinnanti si truccava per la nostra cena romantica “truccati da puttana” gli dicevo sempre io , io che amavo mostrare la mia donna agli altri uomini io che adoravo vedere gli sguardi pieni di cupidigia posarsi sulla mia donna....gli altri potevano guardarla e desiderarla io la possedevo!Mentre passava la matita su quelle labbra da brava pompinara che io stesso avevo provveduto a istruire guardavo il pesante pendente della collana ,uno dei miei innumerevoli regali, ondeggiare pesantemente su quel seno grosso e scoperto fino a quasi i capezzoli ondeggiare nella sua scollatura e fu allora che la mia furia di predatore sessuale prevalse sulla ragione e sulla pazienza. Di scatto mi alzai mi diressi verso di lei e mi avvicinai tanto da poggiare il mio cazzo già duro sul sul culo proteso verso l'alto da quella posizione di quasi pecorina che le serviva per avvicinarsi e guardarsi meglio allo specchio. Sgranò gli occhi e sussultò dicendo “che cazzo fai”La mia mano lesta e perversa si posò sulla sua coscia mentre risaliva la sua pelle liscia scostandole il vestito corto le sussurrai....”Lo sai che sei la mia puttana quindi sta zitta e fatti scopare”
Le infilai le dita tra le gambe e dolcemente cominciai a salire finché non giunsi li sulla sua patata già gonfia calda e un po' umida...comincia a massaggiare mentre lei chiudeva gli occhi e già cominciava piano ad ansimare. La mia lingua gli si insinua lungo il collo e nelle orecchie mentre il mio indice comincia a massaggiare il clitoride attraverso il tanga. Come un riflesso incondizionato afferra da sola il suo seno strizzandolo ancora di più perché sa che amo quando i vestiti le sembrano scoppiare perché incapaci di contenere tanta carne e ancora più forte premo il mio cazzo sul suo culo. Ormai ho deciso oggi le svergino il culo!!!. Con un rapido gesto afferro il grosso vibratore che faceva bella vista sul mobiletto sotto lo specchio proprio davanti a lei lo accendo e senza sbagliare colpo glielo sbatto nella figa già calda. Urla la troia ma ancora non sa cosa l'aspetta. Simulo la penetrazione per qualche attimo con il vibratore portando il suo piacere e la sua eccitazione alle stelle a quel punto credo sia cotta a puntino Lascio il feticcio di gomma vibrante ben piantato nella sua vagina che gocciolando sporca il tappeto e le alzo il vestito mentre le sussurro perversamente....”dove vai con questo vestitino zoccoletta...così vai in giro?” le allargo il culo lei geme ma ancora non ha idea, le strofino tra le chiappe il cazzo che ormai troppo duro per restare ancora confinato nei mie pantaloni è già dritto e pieno di sangue prendo la mira e lascio cadere una gran quantità di saliva che si insinua nel suo culo e le cola su quel piccolo buco. Lei trasale lo sguardo spiritato mi fissa e si incrocia con il mio attraverso lo specchio che rende possibile lo scambio di sguardi e con il terrore misto a piacere mi dice “No aspetta che vuoi fare?no aspetta...”ma è troppo tardi spingo la mia cappella gonfia come un albicocca contro il suo ano e lo penetro. Un urlo! Con la bocca aperta e ansimante mi guarda stupita, le sue mani abbandonano il seno e si serrano sul comodino a questo punto spingo il mio cazzo ormai rigonfio fino al limite nel suo culo e le urlo...”Ecco troia ora anche il tuo culo è mio , ti ho sverginata ovunque come ci si sente a passare da casta e pura a troia rotta nel culo”
Lei urla “cazzo!! mi stai sfondando....ahhhhhhhhh!
Ma non mi fermo sento che non è il momento o sarà peggio. Risputo sul mio cazzo mentre lo estraggo per penetrarla per lubrificare meglio mentre sento ad ogni colpo il vibratore che ancora si dimena nella sua fica. Mi aiuto con la mia mano e comincio a massaggiare nel contempo il suo clitoride ritto e turgido che ormai ho lasciato esposto da quando le ho calato le mutandine..Il suo culo è stretto puro e inviolato....osservo attraverso lo specchio il duo sguardo e ora comincio a vedere espressioni di godimento sempre più forti che si alternano a smorfie di dolore sempre meno frequenti. Il pendente della collana oscilla sempre di più smorzando il suo movimento su quella sesta di reggiseno pesante e morbida e i numerosi braccialetti tintinnano sempre più ritmicamente. Ora gode come una matta e ripete ossessivamente....” si scopami nel culo sfondami voglio essere una troia..la troia più troia!”e infine giunge..Il suo orgasmo forte e deciso che la scuote fino nel profondo dell'anima...urla come una maiala mentre un fremito la scuote e la sua chioma riccia si agita nell'aria...ora posso lasciarmi andare anche io e svuoto le mie palle piene di sborra nel suo culo. Uno schizzo dopo l'altro le riempio l'intestino e approfitto di questa lubrificazione per assestare gli ultimi colpi...
Estraggo il mio cazzo dolcemente senza farle male lei si volta e mi bacia appassionatamente.
“sei proprio una puttana ...chi lo avrebbe mai detto”
e lei...”si e tutto grazie a te”
Sono esausto mi ripulisco con le salviettine per bambini che ormai consumiamo da mesi a tonnellate e le dico....”dai siamo ancora in perfetto orario per la cena”
Si volta mi sorride e dice “non hai capito un cazzo, non mi importa più di sta cena per quel che mi riguarda stasera cenerò a base di sborra ti farò schizzare tutta la notte non mi importa come ma ora ti torturo io e non ti mollo fino a che non mi supplicherai di lasciare in pace il tuo cazzo....”

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